Nel mondo odierno, la lingua inglese manifesta un forte "effetto rete": più persone la utilizzano, più diventa utile.
Oltre un miliardo di persone parlano inglese come prima o seconda lingua e molte altre centinaia di milioni come terza o quarta. Per le imprese in espansione, i giovani laureati, gli scienziati, i ricercatori e i turisti di tutto il mondo, il livello di conoscenza dell’inglese allarga gli orizzonti, riduce le barriere e accelera lo scambio di informazioni. Gli incentivi per l’apprendimento dell’inglese non sono mai stati così elevati.
Eppure, la domanda di conoscenza dell’inglese supera di molto l’offerta. I sistemi educativi nati in risposta alla prima rivoluzione industriale devono ancora adattarsi alle richieste della quarta. Una cultura dell’apprendimento concentrato sul breve periodo, lascia agli adulti poco tempo per riqualificarsi. La crescita della “gig economy” richiede alle persone di passare rapidamente dalle opportunità in declino alle opportunità emergenti.
Spesso la conoscenza dell’inglese viene presentata come un vantaggio competitivo, ma dalla nostra analisi emerge che è ugualmente importante per le connessioni che consente. Tali relazioni possono aiutare le persone a trovare un migliore posto di lavoro o ad avviare la propria attività, ma sono preziose anche per il loro valore intrinseco. La connessione è una delle caratteristiche che definiscono il cittadino globale (curiosità, contatto e senso di responsabilità condivisa oltre i proprio confini) e parlare inglese oggi è tutta una questione di connessione.
Il presente documento indaga sulle modalità e sulle aree di sviluppo della conoscenza dell’inglese in tutto il mondo. Per creare l'edizione 2020 dell’Indice di conoscenza dell’inglese EF, abbiamo analizzato i risultati di 2,2 milioni di adulti che hanno sostenuto i nostri test di inglese nel 2019.
Il 97% degli studenti europei della scuola secondaria lo stanno imparando; è una materia obbligatoria nelle scuole di gran parte dell'Asia e dell'America Latina; la maggior parte dei Paesi in Africa utilizza l'inglese come lingua di insegnamento; oltre il 90% delle persone che imparano una lingua con EF ogni anno scelgono di studiare l'inglese.
Eppure, nonostante questi massicci investimenti pubblici e privati nell'insegnamento dell'inglese, i risultati sono terribilmente incostanti. Gli alunni con anni di lezioni in aula spesso non riescono a sostenere una conversazione. I professionisti vedono le loro prospettive limitate quando le loro competenze in inglese non riescono a tenere il passo con le loro ambizioni.
Perché esiste una tale discrepanza tra richiesta e offerta riguardo alla conoscenza dell'inglese? Essa è dovuta in gran parte alla rapidità con cui il valore dell'inglese sul posto di lavoro è aumentato. Nel 1989, Internet non era disponibile al pubblico e l'inglese, quando veniva insegnato, veniva offerto insieme ad altre materie opzionali. Sono passati 30 anni e il nostro mondo iper-connesso utilizza l'inglese come lingua comune. Secondo Cambridge English, tre quarti delle aziende in tutto il mondo affermano che l'inglese è importante per la loro attività. Gli studenti che frequentavano la scuola nel 1989 e nei decenni precedenti sono il nucleo della forza lavoro globale. Alcuni parlano l'inglese sufficientemente, molti no.
La tecnologia ha contribuito a creare questo problema, ma potrebbe anche contribuire a risolverlo. Sebbene distribuire computer portatili ai bambini è palesemente inefficace, la reale digitalizzazione, compresa la formazione degli insegnanti sull'utilizzo dei nuovi strumenti di insegnamento in aula dell'inglese, è molto promettente. La tecnologia applicata alla didattca può fornire agli studenti materiali di studio autentici e nuove modulità per fare pratica, consentendo agli insegnanti di personalizzare i contenuti. I chat bot aiutano gli studenti a fare pratica con nella conversazione, senza attendere il proprio turno in un'aula di grandi dimensioni. Gli insegnanti possono ricevere supporto specifico per la materia, la formazione e l'aggiornamento professionale in modo più costante.
Nei Paesi che non hanno abbastanza insegnanti di inglese qualificati, ovvero la stragrande maggioranza, un dispositivo caricato con materiale didattico e un'intelligenza artificiale potrebbe consentire agli studenti di apprendere l'inglese di base in autonomia. Per il momento, l'urgenza di formare insegnanti è esagerata. Ancora una volta, la tecnologia può essere d'aiuto. Molti ministeri dell'istruzione hanno già capito che la revisione dei programmi di formazione degli insegnanti e la riqualificazione di quelli attuali (in inglese e in altre materie) devono essere le loro priorità principali. Sfruttare la tecnologia per offrire una formazione su larga scala ai docenti è una possibilità concreta.
Il cervello dei bambini è particolarmente adatto all'apprendimento delle lingue, ma l'idea che gli adulti non possano imparare l'inglese è stata completamente smentita. In una società in rapida evoluzione, non possiamo sperare di apprendere tutto ciò che dobbiamo sapere nel primo quarto della nostra vita, per ottenere una carriera di successo nei successivi tre quarti. Man mano che il mondo del lavoro cambia, uno spostamento culturale fondamentale verso lla formazione continua è sia necessario che inevitabile.
La promessa della tecnologia è, se possibile, ancora più grande per gli adulti. La flessibilità dell'apprendimento dell'inglese online si adatta perfettamente alla formazione aziendale e allo sviluppo delle competenze personali. Una rete capillare di insegnanti può offrire agli adulti l'accesso a un'istruzione di qualità superiore rispetto a quella disponibile a livello locale e a un prezzo inferiore. Le micro-credenziali universalmente riconosciute per la formazione in inglese aiuterebbero a rassicurare i professionisti e gli sponsor governativi sulla qualità dei corsi in cui stanno investendo.
Internet è disseminato di articoli di blog che propongono "tre fantastici suggerimenti", "cinque semplici passaggi" e "10 grandi cose" che chiunque può fare per imparare l'inglese. Se fosse così semplice, non ci sarebbe alcuna richiesta di anglofoni perché tutti già lo sarebbero. La realtà è che un adulto che non parla inglese avrà bisogno di almeno 600 ore di istruzione di alta qualità e 600 ore di pratica orale per padroneggiare l'inglese abbastanza bene un posto di lavoro medio. Le persone la cui lingua madre è molto diversa dall'inglese che necessitano di una competenza avanzata in inglese o che non hanno esperienza nell'apprendimento delle lingue straniere, avranno bisogno di un periodo di tempo maggiore.
Il mito dell'apprendimento linguistico facile e veloce scoraggia i singoli studenti quando i progressi non corrispondono alle aspettative. Molti scelgono un corso di inglese con poche ore di lezione a settimana, pensando che sia sufficiente. La maggior parte si arrende ben prima di raggiungere il traguardo delle 1.200 ore di studio. Inoltre, il mito svia anche i datori di lavoro e i governi che investono nella formazione linguistica su larga scala. Essi optano per programmi meno dettagliati e programmi senza alcuna possibilità di parlare effettivamente inglese. Il costo minore è attraente solo fin quando non si misurano i risultati. Smontare il mito che una lingua possa essere appresa senza dedicarvi molto tempo e pratica migliorerebbe l'efficienza degli investimenti pubblici e privati.
In tutto il mondo, molti affrontano pregiudizi comuni sulle scuole che utilizzano l'inglese come lingua di insegnamento. Questo metodo ha perfettamente senso, ovviamente, nelle comunità in cui gli studenti parlano inglese a casa o come parte di un vero programma di educazione bilingue, ma crea problemi in qualsiasi altro luogo. Un ampio e definitivo lavoro di ricerca mostra che, per diventare adulti alfabetizzati e con buone conoscenze matematiche, gli studenti devono imparare a leggere e scrivere nella loro lingua madre. Questa conclusione sembra perfettamente ovvia per i madrelingua di mandarino, spagnolo e altre lingue di prestigio, ma ai madrelingua di centinaia di lingue di portata inferiore non viene offerta un'educazione nella lingua nativa.
Il problema è particolarmente diffuso nell'Africa subsahariana, in India e in Pakistan, dove la storia coloniale ha conferito all'inglese uno status speciale, anche in aree in cui studenti, genitori e insegnanti ne hanno una conoscenza minima. L'élite di parlanti la lingua inglese non vede alcun motivo per cambiare un sistema che li rende più forti e le scuole di lingua inglese sono popolari tra i genitori che sperano che i loro figli entrino a farne parte. Tuttavia, diverse iniziative di test su larga scala hanno dimostrato che l'insegnamento ai bambini in una lingua che non capiscono, tramite insegnanti con un livello di inglese scarso, non porta all'apprendimento né dell'inglese, né delle altre materie.
La conoscenza dell'inglese a livello mondiale non è mai stata così diffusa. Ciò riflette i risultati di migliaia di sforzi su vasta e piccola scala per insegnare l'inglese in tutto il mondo. Tuttavia, siamo molto lontani dall'avere un linguaggio condiviso da tutto il mondo. Le persone vogliono connettersi, hanno bisogno di farlo, eppure miliardi di esse vengono lasciate indietro. I governi, i sistemi educativi e le aziende devono fare di più per garantire che l'inglese e le opportunitàofferte siano disponibili per tutti.
La richiesta di software, siti, corsi e programmi di studio all'estero per l'apprendimento dell'inglese non è mai stata così alta. Ciò di cui le persone sono meno sicure riguarda come migliorare il livello di conoscenza dell'inglese nelle proprie organizzazioni, nei propri Paesi, nelle proprie scuole e a livello individuale. Molti hanno sprecato tempo e denaro in progetti che non hanno dato risultati, molti sono scoraggiati dalle opportunità perse. La verità è che non esiste un'unica soluzione valida per ogni situazione, ma esistono modelli che caratterizzano i programmi di formazione in inglese più efficaci.